TERAMO – Provincia unica in Abruzzo: i fautori tornano a sostenerne l’istituzione, proprio in concomitanza con la riunione della Seconda Commissione consiliare della Regione Abruzzo (Governo del territorio, lavori pubblici, ordinamenti pubblici ed enti locali). E su questo fronte si ritrovano d’accordo bi-partisan, sia Fli che i consiglieri del Partito democratico. Il capogruppo regionale del partito di Fini, Berardo Rabbuffo, ha avanzato la proposta alla Commissione, i consiglieri regionali del Pd, Ruffini, D’Amico e Di Pangrazio, hanno espresso parere favorevole. Per Rabbuffo – che in una nota riferisce di aver avanzato la proposta alla Commissione -, si tratterebbe di una soluzione che «non penalizzerebbe nessun territorio». «Potremmo immaginare un Abruzzo costituito da tre province e dall’area metropolitana di Pescara – sostiene Rabbuffo -. A nostro avviso, in un’ottica di revisione di spesa sarebbe più giusto accorpare le Regioni. L’Abruzzo non è divisibile per due: con una sola Provincia, invece, riusciremmo ad eliminare il singolo ente, senza danneggiare i vari territori. Questo anche in considerazione del fatto che, con una soluzione diversa, il territorio più penalizzato sarebbe proprio quello teramano che rischierebbe di perdere non solo la Provincia, e su questo saremmo d’accordo, ma anche tutti gli altri enti come la Prefettura, la Questura, la Camera di Commercio». Una desertificazione che per il capogruppo di Fli farebbe sprofondare il teramano, già vittima di una profonda crisi, in un baratro senza ritorno. Convergenza di altre forze politiche su questa ipotesi, come riferito dallo stesso Rabbuffo, viene confermata dai consiglieri del Pd. «La Provincia unica è l’occasione per aprire un confronto serrato con il Governo affinché sui territori si distribuiscano i servizi in base alle reali esigenze – hanno dichiarato Ruffini, D’Amico e Di Pangrazio -. La sua istituzione è un chiaro e forte invito al Parlamento a procedere alla riforma Costituzionale per la soppressione di tutte le province. La nostra proposta – sottolineano ancora i consiglieri del Pd – è coerente con la posizione già espressa dal Partito Democratico dell’Abruzzo che ha proposto una coesa governance per l’Azienda sanitaria, l’Azienda per l’edilizia pubblica, il Ciclo idrico e i rifiuti, la Società di trasporto pubblico, di dimensione unica e regionale. In rapporto ad un forte assetto unitario regionale, attraverso significative aggregazioni per aree omogenee e funzionali tra i Comuni, bisognerà realizzare una dimensione efficiente ed articolata volta a garantire la vicinanza e l’alta qualità dei servizi resi ai cittadini».
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